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Recensione "Rebel - Il deserto in fiamme" di Alwyn Hamilton

  • Melly
  • 15 ott 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.

Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

Buongiorno mie farfalline blu, in questo raggiante lunedì sono qui a recensirvi il primo capitolo della trilogia Rebel of Sands: “Il deserto in fiamme”. Ho iniziato a leggere questo libro ieri mattina e non sono riuscita più a smettere fino ad ora, già questo penso che dica molto riguardo a cosa penso di esso, quindi non potete che aspettarvi una recensione molto positiva, che vi farà innamorare di questo fantasy quanto me.

 

IL LIBRO

Titolo: Rebel - Il deserto in fiamme (Rebel of the sands #1)

Editore: Giunti

Data di pubblicazione: 21 ottobre 2015

Autrice: Alwyn Hamilton

Categoria: fantasy YA

Prezzo: 17,00 €

Pagine: 368

Valutazione: 5/5


Copertina originale:


"Rebel of the sands":

1 - Rebel - Il deserto in fiamme ("Rebel of the sands" - 21 ottobre 2015)

2 - Rebel - Il tradimento ("Traitor to the throne" - 2 novembre 2016)

3 - Rebel - La nuova alba ("Hero at the fall" - 15 novembre 2017)

 

RECENSIONE

Questo libro e i suoi seguiti sono posti nella mia libreria da tempo, senza che mai li considerassi veramente. Avevo letto la trama, mi ispiravano, eppure l’idea di iniziarli non mi ha mai allettato al punto tale da farlo davvero. La realtà è che non sapevo cosa aspettarmi, perché nonostante le buonissime opinione lette su di lui, il mondo in cui mi pareva essere ambientato non finiva di intrigarmi completamente e la paura era quella di trovarmi davanti a un romanzo lento, pieno di nomi impossibili da ricordare, e dalla trama poco intrigante. Mai avrei potuto sbagliarmi di più.

Già dalle prima pagine possiamo capire come “Il deserto in fiamme” sia un romanzo tutto fuorché lento: gli avvenimenti iniziano da subito a susseguirsi in una sequenza repentina e che non lascia spazio alla noia, ma che ti tiene incollato ad ogni pagina per capire cosa porterà a cosa e come si evolverà il tutto.


“Dicevano che Deadshot dopo il tramonto appartenesse solo a chi aveva cattive intenzioni. Io, di cattive, non ne avevo. Ma nemmeno di buone, se è per questo.”


Nonostante le piccole dimensioni di questo libro, ci troviamo davanti una ricchezza di eventi non indifferente, una trama piena e ben costruita, intrisa di avvenimenti, nomi, nozioni, storia e miti, un mix gustoso per chi, come me, ama i libri intriganti, completi e per nulla scontati. Leggendo, ogni riga è una sorpresa, perché nulla di ciò che accade è prevedibile e nulla ti fa pensare “me lo immaginavo”.

Il mondo creato dalla Halmilton è completo e traboccante di fantasia: abbiamo un’ambientazione orientaleggiante, magia, una nazione con tutte le sue feste, usanze, tradizioni e caratteristiche, la storia di una terra e le leggende su di essa, abbiamo esseri e luoghi misteriosi e magici, abbiamo l’amore, l’amicizia, il conflitto interno della protagonista, e quello esterno, nella popolazione stessa, abbiamo grandi rivelazioni e scoperte e ancora altre mille cose da scoprire.



“Un Buraqi, un cavallo del deserto. Per un attimo sembrò un normale cavallo. L’attimo dopo era solo sabbia. Passava dall’oro accecante al rosso violento, fuoco e sole in un deserto spazzato dal vento. Fui attraversata da un brivido d’eccitazione, una sensazione che affondava le radici nell’antico retaggio del popolo del deserto.”


I personaggi sono ben costruiti, coerenti e sfaccettati. Dai buoni ai cattivi, ognuno ha una sua identità ben distinta e una propria storia e non amarli è un’impresa pressoché impossibile. La nostra protagonista è, poi, una ragazza forte, uno spirito libero, una guerriera che non vuole passare la sua vita nel suo paesino di nascita, alle porte del deserto, dove la miglior prospettiva di vita è essere costretta a sposare suo zio e divenire una delle sue tante mogli, per poi morire infelice di vecchiaia o impiccata per essersi ribellata, come la madre.


“Eppure riuscivo ad allontanarmi davvero soltanto grazie alle storie di Izman che la mamma mi raccontava prima di dormire, quando mio padre non poteva sentirci”


Coraggiosa e leale, dai principi solidi e dalle idee intelligenti, di certo non ci troviamo di

fronte a una persona sprovveduta e che necessità di essere aiutata costantemente, bensì è indipendente e mai la troviamo in difficoltà per stupidità o incapacità. E’ una protagonista che non possiamo non amare, per al sua simpatia e audacia e per la crescita interiore che ella compie all’interno della storia. Si tratta quindi di un personaggio femminile forte, come in realtà la maggior parte delle altre donne all’interno del romanzo, il che una nota largamente positiva, che apprezzo particolarmente: non aspettatevi damigelle in difficoltà, perché qui, le le donne, hanno le controvaie.


“La notte, i colori, le risate, quella sensazione di potere e la certezza di essere nel giusto mi stavano entrando nel sangue. La rivoluzione era una leggenda che stava prendendo corpo davanti ai miei occhi. Un racconto che superava i confini della mia immaginazione. […] Era tutto molto più incredibile, terrificante e inebriante, e molto più incerto, di quanto avessi immaginato. La religione di Baci. La famiglia di Jin. La filosofia di Shazad. E io potevo farne parte. Se solo avessi voluto.”



Per quanto riguarda lo stile di scrittura posso solo fare i complimenti, poiché tutto è descritto nel migliore dei modi, permettendoci di immaginare ogni singolo momento, trasportandoci in un mondo affascinante, dalle ambientazioni suggestive, dove colori, profumi e suoni prendono vita, dove ogni elemento, dalle creature fantastiche, alla magia, agli usi e costumi della popolazione, è introdotto in maniera del tutto naturale e mai forzata. Nessun ingrediente della trama occupa troppo spazio, tutto è perfettamente dosato, anche la parte romance stessa non è morbosa, ma, anzi, lascia spazio a tutto ciò che è fondamentale per il proseguimento della storia, permettendoci comunque di sognare un amore per cui tifare.





“Inavvertitamente sfiorai appena il tatuaggio del sole sul suo petto e quella fu l’ultima cosa che vidi prima di baciarlo.

La sua mascella si irrigidì per la sorpresa, la mano mi strinse forte il braccio, quasi fino a farmi male. Poi il suo corpo si avvicinò al mio, spingendomi contro la parete del vagone.

Ero una ragazza del deserto, credevo di sapere cosa fosse il calore.

Bene, mi sbagliavo.”


Tutto dimostra un’attenzione significativa nella creazione di questo primo capitolo della trilogia e posso solo sperare che lo stesso avvenga con i successivi, trasportandomi nuovamente in questo mondo fantastico, in questo libro completo e coinvolgente.

MELLY

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