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Recensione "Paper Princess" di Erin Watt

  • Melly
  • 27 ott 2017
  • Tempo di lettura: 10 min

Un patto che nasconde più di un segreto. Un sogno fragile come carta. Una passione che non darà tregua.

A diciassette anni, Ella Harper ha già imparato a sbrigarsela da sola. Sempre in fuga, dalle difficoltà economiche e dagli uomini sbagliati di sua madre, si è districata tra mille lavori per riuscire a far quadrare i conti, studiare e costruirsi un futuro migliore. Finché, un giorno, nella sua vita compare un certo Callum Royal. Distinto ma deciso, nel suo costoso abito di sartoria, dice di essere il migliore amico del padre, che lei non ha mai conosciuto, nonché il suo tutore legale. In quanto tale, sarà lui d'ora in poi a sostenere le spese per il suo mantenimento e la sua istruzione, a patto che Ella accetti di vivere con lui e i suoi cinque figli.

Ella sa che il sogno che Callum Royal sta cercando di venderle è sottile come carta.





Eh già, alla fine, stanotte, tra un'insonnia e l'altra, anche io sono imbattuta in questo, ben più che discusso, libro. Sì, forse un po' in ritardo rispetto alla data di pubblicazione (30 maggio 2017), ma alla fine ho deciso di lasciarmi convincere da questa trama intrigante nonostante i pareri discordanti che sono stati dati a riguardo.


Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, questo è il primo libro di una serie scritta a quattro mani dalle autrici Elle Kennedy e Jen Frederick: The Royals.

Si è parlato molto di lui, prima grazie all'enorme pubblicità che ha subito -a un certo punto mi aspettavo persino i cartelloni per strada- e poi per i pareri contrastanti lasciati da lettori e recensori una volta letto.

Pubblicizzata come la serie che ci avrebbe tenuti incollati alle sue pagine tutto l'anno, "The Royals" rischia di diventare un fuoco di paglia e neanche molto apprezzato.



 

IL LIBRO

Titolo: Paper Princess (The Royals #1)

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 30 Maggio 2017

Autrice: Erin Watt

Categoria: young adult/romanzo rosa

Prezzo: 14,90 €

Pagine: 320

Valutazione: 2/5


Copertina originale:



"The Royals":

1 - Paper Princess ("Paper Princess" - 30 maggio 2017) 2 - Paper Prince (Broken Prince" - 27 giugno 2017) 3 - Paper Palace ("Twisted Palace " - 25 agosto 2017) 3.5 - Tarnished Crown

4 - Paper Heir ("Fallen Heir" - 30 gennaio 2018) 5 - Paper Kingdom ("Cracked Kingdom" - 29 maggio 2018)



 

RECENSIONE


Tra tanti diversi pareri io dove mi colloco?

Questa domanda non la pongo a voi, ma a me stessa, perchè proprio non lo so.

In questo libro ho gradito alcune cose e odiate fortemente altre, ci sono molti punti a suo sfavore sulla mia lista dei pro e contro, ma, a parte tutto ciò che non mi è gradito, l'idea generale che mi son fatta è che la trama aveva un grandissimo potenziale che, purtroppo, le autrici non sono state affatto in grado di sfruttare. Tutto in questo romanzo grida che poteva essere scritto meglio e non cavalcando l'onda di quegli stereotipi che adesso piacciono tanto. Perché sì, ammettiamolo, gli stereotipi alla fine attraggono tutti e ci tengono incollate al libro, ma se sono sviluppati bene. Se vengono semplicemente buttati lì per attirare lettori allora, a quel punto, meglio lasciar stare e non scrivere proprio nulla.

Il problema di questo libro è proprio l'incapacità delle autrici di uscire dalla massa, di creare qualcosa in linea con i gusti del pubblico, ma con anche un taglio originale e innovativo, e, soprattutto, di non saper neanche seguire con senso logico lo stereotipo scelto.


Ora vi spiego meglio.

Ella è una ragazza orfana di diciassette anni che, per mantenersi gli studi e un luogo in cui vivere, lavora come spogliarellista. Il padre non lo ha mai conosciuto, in quanto lei è frutto dell'avventura di una notte della madre, la quale la ha cresciuta da sola, sempre in viaggio e con fidanzati continuamente diversi a farle da "padre". Morta da poco la madre per cancro, Ella non vuole andare in affidamento, perciò scappa e inizia una nuova vita solitaria, con l'unico obbiettivo di andare al college e ottenere un lavoro rispettabile e che le frutti bene. La sua vita viene però scossa dall'uragano "Royal". Viene infatti a scoprire che morti i suoi genitori la sua tutela è affidata a Callum Royal, un magnate dell'industria aerea, nonché migliore amico, e socio in affari, proprio del padre che Ella non ha mai conosciuto. Nonostante le numerose proteste la ragazza si lascia convincere, grazie ad un'interessante proposta, ad andare a vivere con Callum e i suoi cinque figli, anche loro orfani di madre.

Arrivata nel sontuoso palazzo in cui vivono, però, si rende conto che i suoi nuovi "fratelli" non hanno alcuna intenzione di renderle la vita facile: tutti odiano il padre e tutti odiano lei, che ritengono essere una poco di buono che si porta a letto il genitore per soldi.

Il maggiore dei cinque, Gideon, non è in realtà un grosso problema, dato che ormai vive al college e torna solo per i weekend, ma gli altri, capitanati dal meraviglioso secondogenito Reed, sono decisi a rovinarle la vita anche alla scuola per ricconi nella quale sono i padroni assoluti e che Ella sarà obbligata a frequentare.

Nonostante un primo periodo di odio tra i ragazzi, Ella riesce a far breccia nel cuore di tutti, soprattutto in quello del fratello che più la disprezza: Reed. Si tratta di un ragazzo che definire stronzo è dir poco, che le rende la vita impossibile a casa e a scuola, ma che infine capisce che Ella non è un pericolo per la famiglia e la lascia avvicinare, creando scintille.


Questa è, in linea generale, una trama più dettagliata del libro. Tutto promette bene: abbiamo una protagonista abbastanza decisa, tutt'altro che una Marie Sue, abbiamo un bel co-protagonista maschile, uno di quegli stronzi e popolari che ci piacciono tanto, abbiamo i drammi familiari, qualche personaggio secondario importante, dell'ironia e la drammaticità. Un buon potenziale.


Eppure sorgono enormi MA: 1° MA: la protagonista si presenta subito come una ragazza forte, mentre, a parer mio, è una gran stronza, e non una di quelle che dici "wow, ha le palle", ma un di quelle che ti urtano il sistema nervoso e vorresti prendere a schiaffoni. Sono pro personaggi forti, ma essere forti non vuol dire prendersela a caso con le persone, insultare la gente e rispondere male. No, sotto questo punto di vista Ella non mi è proprio piaciuta.

C'è da ammettere che fortunatamente proseguendo si addolcisce, anche se mantiene un po' quel fare egocentrico che non mi piace.

Diciamo che le autrici hanno voluto creare una protagonista cazzuta, che purtroppo è uscita loro piuttosto male e quasi finta nei modi di fare. Questo si nota molto anche da come lei si sottomette a Reed facendo, ogni volta, poco più che un paio di capricci iniziali alle sue pretese. Lui la comanda come un cagnolino e lei sembra uno di quelli ben ammaestrati, cede sempre con questo ragazzo, e per quanto io possa capire che il fascino di questo Royal renda faticoso mantenere una certa risolutezza, c'è anche da dire che una ragazza tosta non si lascia comandare o trattare in certi modi inopportuni e maschilisti. Insensato anche come lei possa venerare a tal punto Reed fin dall'inizio, un ragazzo che non conosce, che altro non fa che trattarla male e che non ha alcuna nota positiva oltre la bellezza. SUPERFICIALITÀ' è la prima parola che mi viene in mente per descrivere lei, i suoi comportamenti e il suo carattere. (SPOILER: in un particolare episodio Reed si offre a lei per evitare che Ella "la puttana" si porti a letto padre e fratello. Ella finge di stare al gioco, poi lo lega nudo in una stanza e se ne va sperando che i suoi familiari lo trovino. Prima di andarsene la protagonista "assaggia" l'erezione di Reed... un comportamento certamente da ragazza tosta, giusto? Di certo questa è la prima cosa che una ragazza vergine e che ha in mente un piano di vendetta per ciò che lo stronzo di turno le ha appena detto, penserebbe! Probabilmente si voleva aggiungere un che di piccante alla scena, ma tutto ciò che è apparso è quanto Ella sia volubile, tutt'altro che forte e stupida addirittura).

Ha inoltre il perenne modo di fare di colei che nel cercare di sembrare tosta finisce con l'apparire stupida, ad esempio quando schernisce i fratelli Royal riguardo il padre o la madre in momenti in cui proprio non sarebbe il caso, in cui loro non la stanno neanche attaccando. Di certo questo personaggio, così come il resto del libro, ha potenziale, ma ciò si perde a causa di come le autrici hanno infine deciso di farlo comportare, rovinandolo.

2° MA: Reed viene creato come un ragazzo stronzo e bello, il tipico cattivo ragazzo, eppure il suo carattere viene delineato in maniera pessima. Stiamo seguendo lo stereotipo del cattivo che in realtà però è buono e si innamora della protagonista come mai era riuscito a fare con nessun'altra, giusto? Bene, allora ci sono dei canoni che vanno rispettati per rendere la cosa vera. Il nostro Reed infatti si comporta con Ella in maniera terribile, è un maschilista che la insulta continuamente con epiteti che è meglio non ripetere e che la tratta come fosse spazzatura fin dal primo momento in cui la vede. Poi, di punto in bianco, diventa un ragazzo dolce e simpatico, scherzoso e rispettoso. NO. Insomma, non puoi trasformare da un capitolo all'altro un protagonista.

Se questo ragazzo è in realtà buono allora tale "bontà" dovrebbe trasparire sotto l'aria da spaccone montato anche all'inizio, fin da subito. Poi il processo di cambiamento dovrebbe essere più graduale, non basta dormire insieme una notte per far cambiare le cose.

(SPOILER: inoltre, a proposito di questo, la seconda notte in cui lui si intrufola in camera di lei, le dice chiaramente che sarà l'ultima notte insieme e che non possono avere nulla. La mattina dopo già son lì che si comportano da coppietta felice. E i paletti che doveva mettersi? Dove sono? Neanche dodici ore prima dici che non ci vuoi nulla e la mattina la baci come steste insieme? I conti decisamente non tornano, un ragazzo come lui non avrebbe dovuto cedere così.)

3° MA: avrei preferito che Easton (il figlio successivo a Reed) avesse più rilevanza nella storia, più spazio. E' un personaggio fresco e simpatico, e effettivamente ha un ruolo più importante rispetto a quello dei poveri gemelli Sawyer e Sebastian, che vengono accennati poco o nulla e dei quali praticamente non si sa niente a riguardo, eppure ritengo avrebbero dovuto dargli più margine, cosa che spero avvenga dei libri successivi. Si sarebbe dovuto limare il carattere di questi personaggi, dettagliarlo maggiormente, renderlo più verosimile facendo in modo che non sembrassero tutti uguali: ogni Royal è un playboy incallito, che si porta a letto ogni ragazza della scuola -e anche qui ci sarebbe da discutere visto che per quanto ne so io non tutte le ragazze vanno in giro a darla via come fosse una caramella, cosa che invece pare tutte siano disposte a fare in questa scuola-, con la sfera emotiva di un bradipo quando si tratta di donne (riferimenti a "Harry Potter e l'Ordine della Fenice" tutt'altro che casuali) e che passa il tempo libero a fare lo spaccone, odiare le persone e picchiare gli altri. Tutti super belli, tutti degli dei greci, tutti col carattere uguale... non credo proprio che una vera famiglia sia così.

Si sarebbe dovuto caratterizzarli e far girare maggiormente la storia intorno a loro, che in fondo sono proprio il fulcro di tutto.

4° MA: (SPOILER: non ho apprezzato per nulla il comportamento dei personaggi a seguito del problema Daniel che droga le ragazze per poterle stuprare. Perché di questo si tratta, di stupro. Sinceramente non accetto che nel libro, nonostante Daniel non faccia in tempo a toccare per davvero Elle, tale fatto venga semplicemente risolto con un "picchiamolo" e un "mettiamolo in ridicolo". Stiamo parlando di un fatto grave, che deve essere punito con la reclusione -aggiungerei "tortura" persino, ma non scendiamo nelle mie personalissime idee a riguardo-, perciò la prima cosa che io mi aspetto da parte di Ella, la cosiddetta ragazza forte, è che corra alla polizia a denunciare il tentato stupro, non che la sera stessa vada a letto con un ragazzo e che il giorno dopo sia fresca come una rosa e pensi che basti impacchettare un ragazzo come fosse il maialino del cenone di natale per rendere giustizia. Mi ha veramente, veramente, delusa questa parte e schifata, addirittura.)


5° MA: tutto il libro prende un taglio maschilista che, da buona femminista quale sono, io proprio non riesco a farmi andare giù.

Certo, i ragazzi sono arrabbiati con Ella, la credono una ragazza che vendeva il proprio corpo per soldi, e posso capire tutto il risentimento del mondo, ma certe azioni o parole atte proprio a screditare il valore di Ella in maniera sessista, atte da Ella stessa a volte, a me personalmente mettono i brividi e mi aspetto, soprattutto da due autrici donne, che questo non avvenga.


6° MA: la fine del libro non mi ha affatto soddisfatta. Un finale aperto mi lascia sempre con l'amaro in bocca, certo, ma questo a maggior ragione, dato che non è stato lasciato intendere alcun segnale precedente e logico per ciò che alla fine ha concluso il libro.


7° MA: non starò a lamentarmi del fatto che vi sono fin troppi contenuti sessuali o illegali per un libro in cui i protagonisti hanno tra i 16 e i 18 anni, circa, perchè, siamo sinceri, i ragazzi di quell'età già sanno tutto a proposito del sesso, della droga, del bullismo... sono bombardati di argomenti forti, ormai, ogni giorno e di certo è una componente importante nella loro vita già a quella età, perciò sarebbe ipocrita credere che un libro con protagonisti giovani non debba parlare di determinati argomenti.

Il problema che, quindi, segnalo non è questo, ma il target "13+" dato dalla casa editrice. Posso accettare un "16+", perchè, nonostante i lettori così sarebbero minorenni, hanno un'età adatta a leggere di certe cose, sono adolescenti -anche se continuo a ritenere che i comportamenti dei protagonisti non siano un buon esempio per delle menti in via di sviluppo-, ma non un "13+". A 13 anni parliamo di ragazzini, bambini tutto sommato, chi più sviluppato e più avanti, chi meno, ma comunque bambini. Di certo il target imposto dalle case non vieta a un ragazzo di 10, 13, 15 anni di comprare comunque questo libro, se lo vuole leggere, lo leggerà, ma quanto meno evita che un parente, un genitore di un amico, o una qualunque persona adulta compri a tale ragazzo, quindi con età inferiore a quella del target, un libro per lui inappropriato. Perciò questo "MA" va a al target, perchè dovrebbe essere alzato in quanto ragazzi di 13 anni non dovrebbero leggere di sesso, violenza, bullismo, comportamenti sbagliati, maschilismo e altri argomenti altrettanto significativi, non ne hanno ancora l'impostazione mentale adatta.



Mi chiedo quale insegnamento si voglia dare alle adolescenti che leggeranno questo young/adult, perchè se il messaggio è quello che va bene farsi comandare, bullizzare, abusare, trattare male, insultare, drogare e violentare senza battere ciglio, allora queste autrici stanno dando l'insegnamento più sbagliato che al giorno d'oggi possa essere trasmesso a delle ragazze.

In conclusione lo ritengo certamente un romanzo che ti tiene incollata alle sue pagine, vuoi sapere come finisce il tutto, certamente con dei personaggi, soprattutto maschili, interessanti, certamente con un enorme, enorme, potenziale, ma tutto poteva esser svolto meglio, studiato meglio e in maniera più logica e interessante, e alcuni temi andavano assolutamente affrontati diversamente. Pare che tutto in questo libro abbia l'unico scopo di far vendere e vuole solo metter insieme ciò che più piace alle lettrici degli ultimi anni, creando un minestrone che rende la storia artificiosa e forzata: sesso, bei ragazzi adolescenti, soldi, una protagonista fintamente forte, il bello e dannato, i drammi familiari.

A "si sarebbe dovuto..." non finirei più la recensione, perciò concludo qui, sconsigliandovi questo libro, soprattutto se la vostra età è sotto i 18 anni, non solo per i contenuti, ma anche per il modo mediocre e non curato in cui è stato scritto.


MELLY


P.S. Non ritenete anche voi migliore la copertina originale? Siamo sinceri, è di gran lunga migliore rispetto all'italiana!




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