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Recensione "The invasion of the Tearling" di Erika Johansen

  • Melly
  • 13 set 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Kelsea Glynn è una regina giusta, che si è battuta con coraggio e ha dichiarato concluso l'obbligo del Tearling di pagare ogni mese con un tributo di schiavi la pace col vicino regno del Mortmesne. Così facendo ha sfidato la Regina Rossa, una donna spietata i cui poteri derivano da una magia oscura e terribile, che non ha tardato a inviare il proprio orrido esercito nelle terre di Kelsea col compito di seminare terrore. Niente sembra riuscire a fermare l'avanzata delle formidabili truppe nemiche. Kelsea, tuttavia, riesce a stabilire una connessione con un passato lontano, e sembra trovare una possibile quanto pericolosa alleata: una ragazza di nome Lily, che combatte per la sua stessa vita in un mondo in cui essere donna pare un crimine. I destini del Tearling e di Kelsea sembrano inscindibilmente legati a quello di Lily, però il tempo sta per scadere e la giovane regina potrebbe morire prima di scoprire il perché... In questo secondo capitolo della sua trilogia, Erika Johansen ci fa incontrare di nuovo i meravigliosi personaggi di "The Queen of the Tearling" - Kelsea, Mazza Chiodata, la Regina Rossa e Fetch - aggiungendo nuove e incredibili figure e consegnando ai lettori un sequel intriso di magia, amore e mistero, che pioveranno come una tempesta di spade sulla sua indimenticabile eroina. Riuscirà Kelsea Glynn a salvare il suo regno, prima che sia troppo tardi?

Buongiorno lettori,

Oggi son qui a parlarvi del secondo capitolo della saga che segue le vicende del Tearling e della sua regina Kelsae. Tra l’altro, i titoli mi paiono tutti molto azzeccati poiché, così come “The queen of the Tearling” si concentrava sull’ascesa della nuova regina, “The invasion of the Tearling” parla proprio dell’invasione del regno da parte dei Mort. A parte ciò posso complessivamente anticiparvi che questo secondo libro mi è piaciuto molto, ma bando alle ciance ed ecco la mia recensione.

 

IL LIBRO


Titolo: The Invasion of the Tearling (The Queen of the Tearling #2)

Editore: Multiplayer Edizioni

Data di pubblicazione: maggio 2016

Autrice: Erika Johansen

Categoria: fantasy

Prezzo: 19,00 €

Pagine: 455

Valutazione: 5/5

"The Queen of the Tearling":

1- The Queen of the Tearling (09 luglio 2015)

2- The Invasion of the Tearling (maggio 2016)

3- The Fate of the Tearling (maggio 2017)


 

I PRECEDENTI

Titolo: The Queen of the Tearling (The Queen of the Tearling #1)

Editore: Multiplayer Edizioni

Data di pubblicazione: 09 luglio 2015

Autrice: Erika Johansen

Categoria: fantasy

Prezzo: 19,00 €

Pagine: 396

Valutazione: 4.5/5

Sinossi: Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus. Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari dai mantelli cremisi a tremendi incantesimi di sangue. Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessa e una prova del fuoco che la faranno diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere.


 

RECENSIONE

Partiamo subito con i complimenti a questa trama che non solo è ben costruita e complessa, ma sviluppata in maniera sempre coerente e con un crescente che porta il lettore a focalizzare costantemente la propria attenzione. Come detto precedentemente, per il primo libro della saga, non vi è un capitolo che permetta di distrarsi in quanto ogni pagina del libro contiene elementi necessari alla comprensione degli eventi.

Di certo si tratta, appunto, di una trama sviluppata in maniera complessa: la nostra scrittrice avrebbe potuto semplicemente presentarci gli eventi tramite Kelsae, senza cabiare i punti di vista, senza farci raccontar le cose da altri momentanei protagonisti, sarebbe stato tutto più semplice, invece no, la Johansen ha voluto dare alla sua storia un qualcosa in più, che ha reso il tutto più intrigante.

A proposito di narrazione da personaggi secondari, si fa sempre più interessante il narrato da parte della Regina Rossa, della quale scopriamo qui la vera identità. Ammetto che da una parte non lo avrei mai detto, ma dall’altra lo sospettavo, quindi è stata una sorpresa/non sorpresa quando il nome è stato rivelato. Bellissimo, però, il momento in cui è Kelsae stessa a scoprirlo, durante il suo confronto finale con la nemica. Le origini che comunque mi tormentano son quelle di Kelsae stessa: chi è suo padre? Di quest’uomo non si sa pressoché nulla e il fatto incuriosisce sempre di più. Tutti se lo domandano, tutto il regno scommette a riguardo, ma chi sa tace e Kelsae stessa non riesce a scoprir nulla.

Un’enigma dalle enormi dimensioni è poi, ancora, Fetch. Comprendiamo da questo libro che egli ha molti più anni di quanti ne dimostri ed è molto saggio e intelligente, eppure le sue origini ancora sfuggono e ciò arrovellerebbe il cervello se esso non fosse occupato a star dietro a tutti gli avvenimenti che riempiono il libro e distraggono da un quesito con un altro.

Molti sono al contempo gli enigmi che in questo capitolo di mezzo vengono, però, risolti. Primo di tutti l’origine del regno: è qui, grazie alle visioni di Kelsae, che scopriamo finalmente come nasce il Tearling e da dove arrivano gli zaffiri che porta al collo la regina. Era una domanda, che se ricordate, mi tormentava poiché ritenevo tutto molto confusionario e bramavo risposte. Devo ammettere che non mi aspettavo una simile rivelazione, anzi, tutt’altro, perciò son rimasta piacevolmente sorpresa, soprattutto perchè ora capiamo perchè il libro venga definito un "dispotico".

Vorrei invece ora spendere un paio di parole per Kelsae stessa, perché devo dire che mi ha un po’ delusa in questo capitolo di storia, ma al contempo mi è a tratti piaciuto molto questo cambiamento avvenuto in lei. Son però anche felice che tale bramosia di violenza si sia annullata: sarebbe risultata noiosa e inappropriata vista la sua indole. Penso che tale momentaneo sbandamento le servisse per crescere ulteriormente e divenire una regina migliore. Nonostante ciò molte scelte da lei prese mi hanno delusa e, a volte, anche fatta arrabbiare.


“ Lazarus teneva ancora in mano il cappio. La sua espressione era impassibile ma Kelsea sentì che dietro al volto imperturbabile si celava disapprovazione. «Cosa c'è, Lazarus?» «Siete cambiata, mia signora; non avrei mai pensato di vedervi piegata al volere della follia»."


Vediamo inoltre non solo una crescita interiore di Kelsea, ma anche esteriore, nel suo cambiamento fisico, ed emotiva, nella sua nuova relazione, se così possiamo chiamarla. Chi ha letto la mia recensione di “The queen of the Tearling” sa che io speravo tanto in Pen (il mio Pen!!), la guardia del corpo della regina, e i miei sogni non son stati vani, anche se mi aspettavo certamente le cose andassero differentemente. Nonostante ciò, però, penso che Kelsae inizi a vedere il ragazzo non solo come un compagno occasionale, ma come un qualcosa di più, o almeno continuo a sperarci, e credo vedremo nuovi risvolti sul fattore sentimentale nel terzo e ultimo capitolo della saga. Per ora mi accontento e son felice!

Vediamo in questo libro la comparsa di nuovi personaggi molto intriganti e che penso ci daranno grandi soddisfazioni in futuro, ma anche l'approfondimento di personaggi già esistenti che impareremo ad apprezzare e ad amare, come Andalie, la cui figura diventa sempre più importante come modello e amica per Kelsae. Scopriamo essere una persona estremamente intelligente e arguta, dai mille volti, che nessuno si aspetterebbe.


"I bambini hanno subito numerose percosse, e le bambine hanno dovuto subire ben di peggio. Mio marito non è un uomo intelligente, ma è proprio la sua stupidità a renderlo pericoloso. Non si è mai chiesto se avesse il diritto di fare ciò che faceva, è troppo sciocco per porsi domande del genere. Penso che sia questo il punto cruciale, maestà: il male che c’è al mondo è portato da coloro che pensano di avere il diritto di possedere tutto ciò che vogliono, tutto quello su cui possono mettere le mani. Queste persone non si chiedono mai se hanno il diritto di comportarsi in quel modo, non s’interessano al prezzo che gli altri dovranno pagare."


Vediamo poi un finale spettacolare, che non solo mi ha lasciata senza parole e con una voglia matta di leggere il seguito, ma che soprattutto ho ritenuto perfetto in tutti i sensi, con la giusta suspence, la giusta quantità di azione e di colpi di scena, oltre ad essere un momento che tutti aspettavamo fin dall'inizio del primo libro.


Per quanto riguarda l'esteriorità del libro non posso che dire WOW, come il precedente. La Multiplayer Edizioni ha fatto un lavoro fantastico, creando un libro che esternamente è una gioia per gli occhi e, internamente, assomiglia davvero a uno di quei bei tomi di cui si parla tanto in "The invasion of the Tearling". Le pagine antichizzate e le illustrazioni sono bellissime e l'idea del segnalibro in stoffa è veramente fantastica. L'unica cosa per cui storco il naso è la scelta del mantenimento del nome in inglese, che in questo caso non approvo.


La mia opinione generale del libro, perciò, non può che essere un voto di 5/5, poiché non gli manca proprio nulla e mi ha tenuta incollata alla pagine dalla prima all'ultima. Si tratta di un fantastico capitolo di mezzo, migliore del prequel, con una scrittura scorrevole, ma dettagliata e precisa, una trama interessante e che rapisce e dei personaggi enigmatici e ben costruiti. Spero tanto che questo sia solo l'inizio di un finale mozza fiato, che non vedo l'ora di leggere il prima possibile.


MELLY

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